Cgil, Cisl, Uil Lombardia: PRIMA LA SALUTE!
“Un errore far prevalere le ragioni economiche”
“In questi giorni abbiamo sostenuto “prima la salute” e riteniamo che anche oggi, in presenza dell’ultimo Dpcm, questa sia l’assoluta priorità.
Riteniamo che aver scelto, come ha fatto il Governo, di far prevalere le ragioni economiche, seppur con alcune limitazioni del tutto insufficienti a fronteggiare l’emergenza sanitaria, rispetto alla prioritaria tutela
intransigente e certa della salute delle lavoratrici e dei lavoratori,
lasciando di fatto al sistema delle imprese il giudizio finale su cosa e
come produrre, sia un errore”. Così le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil in una nota unitaria diffusa oggi.
“Non di meno il sindacato deve agire sulla leva del “favorire gli
accordi tra le parti sociali”, prevista dal Dpcm – scrivono -. Per
questo da subito abbiamo chiesto che la Cabina di regia regionale sia il
luogo utile a
favorire gli accordi per una significativa riduzione delle attività
produttive nella nostra regione, tenuto conto sia dell’emergenza
sanitaria che delle attività indispensabili e di pubblica utilità,
nonché della definizione concordata di quali siano le dotazioni
strumentali e i presidii di massima sicurezza e le modalità
organizzative che ogni impresa deve garantire a garanzia della salute
dei lavoratori, in mancanza delle quali è obbligata la sospensione
dell’attività”.
Così come è indispensabile, secondo Cgil, Cisl e Uil Lombardia, che
le Rsu/Rsa e le categorie territoriali, che sono al fianco di lavoratori
e
lavoratrici, attivino da subito in ogni azienda confronti ed iniziative
per il rispetto rigido delle norme igienico-sanitarie e di protezione,
anche finalizzate al rallentamento e alla sospensione delle
attività produttive che risultano con tutta evidenza non indispensabili
in questa fase di emergenza.
“Continuare ad affermare che la tutela della vita e della salute degli operai, impiegati, lavoratori e lavoratrici di ogni settore è la assoluta priorità – concludono -, che ci sono tante attività non indispensabili in una situazione grave com’è quella attuale, che è necessario un grande atto di responsabilità collettiva, sono i principi a cui ispirarsi per rilanciare un’idea di Paese e di comunità civile”.
Milano, 12.3.2020
