Manifestazione nazionale Cisl a Roma: Il Paese ha bisogno di coesione e unità. Non è il momento in cui ci si può accontentare di essere ‘contro’

La manifestazione di oggi è per dire che c’è una piazza che fa della contrattazione, della partecipazione, della responsabilità e della mobilitazione le vie per realizzare risultati concreti per il modo del lavoro. Lunedì 20 dicembre il Governo ha mantenuto l’impegno di avviare il confronto sulla previdenza, con l’impegno di scardinare le rigidità della Legge Fornero, andando oltre la logica delle quote aprendo un confronto per migliorare stabilmente le regole pensionistiche. Grazie alla Cisl abbiamo fermato quota 103 per il 2023 e 2024, ottenendo il tavolo che dovrà dare misure di flessibilità in uscita secondo i contenuti della nostra piattaforma, con pensioni di garanzia per giovani e donne, incentivi per l’adesione alla previdenza complementare, allargamento dell’ape sociale e delle quattordicesime mensilità. Nella legge di bilancio sono passate per il 2022 la proroga di ape sociale allargata e opzione donna, dove fermiamo l’aumento dell’età anagrafica da 50 a 60 anni che si pensava di fare ad ottobre. Si finanzia un fondo per accompagnare il pensionamento a 62 anni dei lavoratori delle piccole aziende in crisi. Stiamo lavorando per ridurre da 36 a 30 anni la contribuzione per edili, operai agricoli e altre categorie di lavoratori che richiedono l’Ape Sociale. Questi risultati tangibili sono frutto di una scelta precisa: un’azione sindacale costruttiva, che ha puntato a riallacciare i fili dell’interlocuzione senza incendiare il conflitto sociale, in un momento in cui il Paese è ancora stretto nella morsa della pandemia e cerca di agganciare una ripresa che deve vedere il mondo del lavoro protagonista.
Il Segretario Generale CISL Asse del Po Dino Perboni