Fermiamo la scia di sangue assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori

Fermiamo la scia di sangue assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori

Mobilitazione Nazionale con assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori

Rafforzare le normative con la concertazione garantire la loro applicazione con la “BUONA” contrattazione

Un patto di responsabilità tra sindacati – istituzioni – imprese per fermare le tragedie sui posti di lavoro

I recenti e tragici avvenimenti ripropongono ancora una volta al centro del dibattito pubblico il tema della salute e sicurezza sul lavoro. È quanto mai necessario ed urgente che attraverso un rinnovato atto di responsabilità collettiva che impegni Governo, Istituzioni, Enti preposti e Parti Sociali si giunga in tempi brevi alla stipula di una Strategia Nazionale di prevenzione che preveda piani di intervento mirati, a partire dai seguenti punti:

  • Stabilire un sistema di qualificazione delle imprese al fine di introdurre criteri di accesso alle gare di appalto, private e pubbliche, sulla base del possesso di conoscenze, competenze, esperienza e professionalità delle aziende che intendono partecipare. È indispensabile garantire l’adesione a contratti rispondenti ai settori e alle lavorazioni oggetto dell’appalto, la regolarità contrattuale e previdenziale e il pieno rispetto delle normative vigenti in tema di salute e sicurezza, assicurando un’adeguata sorveglianza sanitaria. Il modello della patente a punti è lo strumento da cui partire.
  • Definire gli obblighi formativi per tutte le figure della prevenzione in ambito lavorativo giungendo in tempi brevi all’approvazione dell’Accordo Stato-Regioni sulla formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro, dando concretezza a quanto già disposto dalla normativa vigente, con particolare riferimento alla formazione dei datori di lavoro, dei preposti, degli RSPP e sulla verifica dell’efficacia della formazione. È urgente riaprire un confronto fattivo e permanente.
  • Prevedere anche per i grandi appalti privati le medesime garanzie di qualità, trasparenza, responsabilità in solido, regolarità contributiva e contrattuale previste per gli appalti pubblici.
  • Attingere dagli avanzi di bilancio dell’INAIL per investimenti strutturali in tema di prevenzione, ricerca e innovazione. Intervenire sulle rendite previste dall’istituto in caso di infortunio ed eliminare la franchigia.
  • Potenziare il personale per gli organi di vigilanza con nuove assunzioni di ispettori e medici del lavoro, rafforzare e finanziare l’attività di controllo in ambito lavorativo, a partire dalle grandi opere fino ad arrivare a quelle di minore dimensione e nei contesti di maggior rischiosità. Parallelamente avviare verifiche sulle regolarità dei rapporti di lavoro, la piena applicazione dei CCNL ponendo particolare attenzione alle segnalazioni/denunce provenienti dai Rappresentati dei lavoratori per la sicurezza (RLS/RLST/RLSSP).
  • Promuovere l’addestramento in ambito lavorativo svolto da personale qualificato tracciando lo svolgimento su registri specifici che riportino orari, temi, personale coinvolto e identificazione certa dell’addestratore. Svolgere questi percorsi ogni volta che emerge la necessità di mettere i lavoratori/trici in condizione di eseguire l’attività lavorativa in modo adeguato, rispondente alle procedure, con DPI adatti all’utilizzatore, trasferendo informazioni specifiche su rischi e modalità di lavoro corrette e sicure.
  • Garantire in ogni realtà lavorativa la Rappresentanza per la sicurezza (RLS/RLST/RLSSP) a livello aziendale, territoriale e di sito produttivo, regolarmente eletta/designata dai lavoratori/trici, favorendo il regolare esercizio del ruolo, nel rispetto dei diritti e dello svolgimento dell’azione che verrà realizzata, fornendo tutta la documentazione inerente la prevenzione, a partire dal documento di valutazione dei rischi aziendali (DVR) e da interferenza negli appalti (DUVRI), sullo stress lavoro-correlato, attuando il modello partecipativo.
  • Supportare e proteggere tutti coloro che intendono denunciare illeciti, discriminazioni, mancate tutele a fronte di condizioni di illegalità, assenza di diritti, negazione della dignità lavorativa. Tutto ciò porta infatti a subire condizioni di lavoro inadeguate, rischiose, non regolari, che mettono in pericolo la salute e la sicurezza dei lavoratori/trici e danni di natura psicofisica.
  • Avviare un grande piano di formazione per tutte le istituzioni scolastiche e formative per trasferire adeguate conoscenze e competenze di base, per sviluppare un processo culturale di prevenzione in coloro che costituiscono il futuro della nostra società. Occorre rendere effettive le regole di prevenzione e protezione nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) e nelle esperienze degli stage per tutelare gli allievi e le allieve coinvolti.
  • Assicurare in ogni realtà lavorativa una adeguata tutela della salute prevedendo la sorveglianza sanitaria per ogni lavoratore/trice non limitandola alle sole visite mediche periodiche.

 

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