I ​cattolici mantovani negli anni della Resistenza

​Conferenza di Giovanni Telò

Tra le iniziative in programma per l’anniversario della Liberazione ce n’è una che richiama l’attenzione perché approfondisce un tema poco noto: l’impegno dei cattolici mantovani nella Resistenza al nazifascismo (1943-1945).

L’argomento sarà al centro di una conferenza organizzata dalla Cisl Asse del Po e dal Movimento federalista europeo, in programma sabato 23 aprile alle ore 9.30, presso il teatro del Gradaro a Mantova (via Gradaro, 45). 

Relatore sarà Giovanni Telò, storico dell’età contemporanea, giornalista, docente di Storia della Chiesa all’Istituto superiore di Scienze religiose “San Francesco” di Mantova. 

Si potrà accedere gratuitamente con Green pass e mascherina Ffp2.

È stato significativo il contributo dato dai cattolici mantovani, in particolare dai sacerdoti, alla lotta contro il nazifascismo. Il Comitato di Liberazione nazionale, a Mantova, si costituisce il 7 luglio 1944 nella casa di un prete, don Costante Berselli, che il 2 agosto di quell’anno viene arrestato dai tedeschi perché scoperto mentre stava utilizzando una ricetrasmittente che forniva notizie ai Servizi segreti britannici.
Don Berselli era legato al partigiano Felice Barbano e pagherà con la deportazione nel lager di Dachau il suo coinvolgimento nella Resistenza. Il sacerdote collaborava con don Primo Mazzolari, il profetico parroco di Bozzolo che, dopo due arresti, alla fine di agosto 1944 si nasconde perché ricercato dai tedeschi. Ritornerà tra la sua gente dopo la Liberazione.